Ti rimpiango, ti piango, ti ricordo (Eduardo Grecco)
"Strappami la vita che il cuore te l'ha già dato
strappa uno alla volta i suoi battiti
ma non portarlo sul sentiero dell'oblio."
(Ragazzo Navarro)
"Riesco a malapena ad immaginare la mia vita se non ci sei tu"
"La cerco ogni volta che albeggia"
"Ne ho davvero bisogno"
Non sono sole parole. Sono sentimenti che nascono insieme al dolore per la mancanza di ciò che abbiamo perso. Ed il dolore della perdita trafigge i nostri cuori nella stessa misura, della forza dell'amore perduto. Le lacrime spuntano dai nostri occhi e ricordiamo ogni momento condiviso. Ci sentiamo tristi, non vogliamo mangiare, non possiamo dormire, pensiamo di morire ad ogni istante. I nostri sensi si amplificano di nostalgia ed i profumi, i colori, i sapori evocano luoghi, tempi, circostanze, presenze che oggi ci lacerano l'anima per la sua assenza. Ad ogni modo, siamo depressi. La causa di tutto questo è un dolore d'amore, un distacco. Che cosa fare?
In primo luogo: Lasciare che i sentimenti c'invadano
Di fronte allo shock della perdita possiamo reagire in molti modi. Uno è negare queste emozioni, coprire i sentimenti che come zampilli continuano ad uscire. Soffocandoli, non solo li trasformiamo in quella energia che può portare alla nascita dei sintomi, ma ostacoliamo anche la guarigione, perché non si può mai guarire nell'assenza. La tristezza e il dolore sono reazioni normali, ma necessarie per elaborare la separazione di ciò che abbiamo perso. Se non ti rattristi, non impari. Cosicché di fronte all'amore perduto: guardalo in faccia, lasciamo che ci invadano i sentimenti e le emozioni che continuino ad emergere e sgorgare dai nostri occhi, dalla bocca e dal nostro cuore. Tutti quanti. Non bisogna avere vergogna di cercare una spalla, un petto, una mano che ci accompagni. Ovviamente non si dimentichi di MARIPOSA LILY, WATER VIOLET e AGRIMONY.
Secondo: Lasciare che gli amori se ne vadano
Quello che la depressione mette in gioco è la nostra capacità di poter imparare a separarci, a staccarci, a lasciare andare l'altro. In questo lasciare andare riconosciamo che "non sono il tuo proprietario" che "non ti ho mai perso perché non sei mio" che non devo interferire nel cammino che ognuno percorre. Ed anche ad imparare a vedere che ogni vincolo è un appuntamento che la vita ci offre per imparare qualcosa di noi. Lasciare che gli amori vadano via è un modo di congedarsi. E sebbene in ogni addio qualcosa di noi va via con l'altro, può anche arricchirci molto. Ricordiamo di prendere BLEEDING HEART che si può accompagnare con altre essenze che aiutano a lasciare andare come SAGE.
Terzo: Smettere di cercare il colpevole
"Sei la colpa di tutte le mie angosce, di tutte le mie rotture" dice un bolero di Gabriel Ruiz. A volte, prigionieri della necessità di cercare chi è il responsabile di una situazione che sentiamo come un fallimento, perdiamo di vista che non c'è la sconfitta, ma che si tratta di un'esperienza e che possiamo trasformarla in ricchezza per la nostra vita. Volere rintracciare un colpevole è una ricerca che non ci aiuta a cancellare la pena d'amore, ma che ci mantiene aggrappati e radicati al passato. Non lasciare che il tempo passi, ma prendere oggi CHICORY può fare molto bene
Quarto: Smettere di credere in amori immortali
Molte volte si rimane intrappolati dal miraggio del "per sempre". Benché per il bolero esistano amori "che indimenticabilmente vivranno in te" ciò non deve farci perdere di vista il fatto che da bambini viviamo (se non lo abbiamo imparato), il fatto che gli amori vanno via. Che l'amore è sempre un dono che ci manca e ci manca nel modo in cui lo cerchiamo e quando lo troviamo ci rendiamo conto, dopo poco aver camminato insieme, che non ci sono amori perfetti, che quello che stiamo cercando non è mai uguale a ciò che abbiamo trovato, perchè quello che cerchiamo è "qualcuno" che copra tutti i nostri buchi e mancanze e... Bo Derek (ragazza da 10 e lode), è solo un'illusione della celluloide. Per il dubbio che l'idealizzazione si possa impadronire di noi, tieni a portata di mano CLEMATIS.
Quinto: Smettere di ancorarci al passato
Ci sono amori che non possono dimenticarsi mai. Quello della madre, per esempio, ma arriva il tempo in cui un uomo ha bisogno di un'altra donna, ha bisogno di cose che la mamma non può darci. Allo stesso modo affondare nel passato non ci permette di continuare ad avanzare, non ci lascia vedere nuove prospettive, nuove strade. Ci sono persone che affrontano un dolore d'amore con: "Come come faccio a svegliarmi se tu non ci sei..." Molto semplice: usando una sveglia. Qualunque sia. Per ognuno sarà qualcosa di differente. Il cuore può svegliarsi, ma bisogna ricordarsi che per fare suonare la sveglia bisogna dare la corda. E' necessario scoprire quale è la "corda" di ciascuno. Usare alcune gocce di HONEYSUCKLEe di WILD ROSE.
Sesto: Smettere di dirci che siamo spazzatura
Quando si rompe una relazione alcune persone pensano "sono un rifiuto, ho sbagliato tutto, sono inutile." È logico che la nostra stima sia a terra che ci sentiamo una spazzatura, che il nostro Io sia al di sotto la sua linea di galleggiamento. Questa convinzione del "non sono utile" non fa altro che impedirci di vedere come sono le cose nella loro interezza. Neanche dobbiamo dire "sono superman." Ma tra questi due questi estremi c'è un punto in mezzo. Tuttavia, poiché siamo mortali vale sempre avere a portata di mano LARCH, BUTTERCUP o altre essenze che alzino la stima danneggiata.
Se un legame si rompe, se c'invade un dolore d'amore bisogna tener presente che è salutare piangere, sentire la mancanza e ricordare. Non bisogna privarsi di niente perchè si può lasciare alle spalle solamente quello che già si è vissuto intensamente. Tutto questo per potere sentire, alla fine della giornata dalla depressione, la libertà che dà il distacco ed il riconoscimento del fatto che abbiamo potuto amare e sciogliere e questo viaggio di andata e ritorno che ci ha fatto crescere.
Su questa base preparate un kit di auto-aiuto per il sabato sera ed uscite nel mondo che c'è gente meravigliosa con la quale viene molta voglia di camminare a fianco o ballare stretti.
Non c'unisce l'amore, bensì lo spavento
sarà per questo che la desidero tanto?
(Jorge Luis Borges)
liberamente tradotto da Antonella Napoli tratto dal sito www.laredfloreal.com