La nascita ed il trauma (Eduardo H. Grecco)
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Il bambino riceve, attraverso la sua placenta, nutrienti, ossigeno, ormoni e, inoltre, scarta, attraverso questo organo transitorio, tutto ciò che potrebbe essere nocivo per lui. Tuttavia, trovarsi in questa condizione quasi celestiale non gli impedisce di ricevere i sentimenti, esperienze e i patimenti materni che, molte volte, sono poco graditi. Tuttavia, è esperienza che fa parte di un necessario apprendimento evolutivo del bambino.
L'intero universo della sua comunicazione con il mondo, mediato dalla madre, lascia tracce molto significative, che possono cambiare il modo in cui vengono incisi, nel suo cervello, affetti e ricordi. Così, durante l'ecologia prenatale si scrivono registri che rimangono impressi per sempre nella sua vita. I traumi prima di nascere producono cambiamenti nei neurotrasmettitori che sono i veicoli chimici che danno supporto materiale ai nostri affetti e alle nostre credenze, e li trasportano, attraverso il sistema nervoso, in tutto l'organismo. Eccesso di dolore, mancanza di amore, mancanza di accettazione, producono blocchi che limitano la capacità di sentire.
Così, per esempio, il bambino la cui madre è dipendente da eroina è molto probabile che sia da adulto una persona infelice, poiché i suoi recettori di endorfina hanno dovuto limitare le sue dimensioni per adattarsi alla dipendenza materna. Potremmo moltiplicare gli esempi, ma tutto si riduce in ultima analisi alla presenza o all'assenza di amore. E l'eroina ha equivalenti comportamenti: relazioni tormentate, depressione, bipolarità, infelicità... che il bambino vive, in quei momenti, come vuoti e carenze, e che più tardi emergono, nella sua storia, come sintomi.
Queste esperienze di disamore, rifiuto, umiliazione, maltrattamento, abuso, ovvero qualcosa che potrebbe essere inglobato come "furto dell'innocenza", che accadono prima della nascita; nel momento in cui il bambino nasce si manifestano come mancanza di comunicazione e/o contatto con i genitori. Se nei primi mesi di vita i genitori non gli parlano, non lo accarezzano, non lo curano amorevolmente questo produrrà un effetto non solo sul piano affettivo ma sull'organizzazione dell'architettura cerebrale dalle profonde conseguenze. Amore non è solo una parola ma azioni, abbracci, baci, carezze, ecc. e questi sono i nutrienti di cui il bambino ha bisogno per andare avanti con equilibrio per la sua vita.
In breve: la miglior risorsa per prevenire i traumi è l'amore. Non importa gli errori. Il bambino non ha bisogno di genitori perfetti, ma di genitori che lo amino. E per guarire le tracce della mancanza di amore, HOLLY offre il suo aiuto, liberando la presenza di questi ricordi dolorosi nella nostra vita.
Scritti tratti da https://www.facebook.com/EscuelaEduardoHGrecco 28/12/2021
Liberamente tradotto da Antonella Napoli - Le parti in neretto, i titoli e la formattazione e le immagini non sono dell'autore, ma le ho inserite per una più veloce e scorrevole lettura
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