Quello che la Terapia Floreale insegna (Eduardo H.Grecco)
Parlare della formazione del Terapeuta Floreale senza parlare di quello che penso la Terapia Floreale insegni, credo che lascerebbe da parte una questione centrale del tema che è ciò che si va a trasmettere come punto centrale nell’istruzione. Si usa, specialmente, la parola "trasmissione" perché ciò che si tratta nella formazione del terapeuta è più di una comunicazione, è una esperienza di formazione nella conoscenze.
Queste sono idee che completano l’attestato di formazione.
1. ad interrogarsi sulle lezioni che l'Anima deve imparare per la propria evoluzione,
2. che più ci si evolve, più ci si unisce,
3. che i sintomi sono simboli significativi,
4. che i sintomi sono convinzioni errate,
5. che i sintomi stanno al posto delle emozioni mancanti,
6. che la personalità vive in conflitto con l'Anima,
7. che i sintomi esistono per segnalarci la presenza e la natura di questo conflitto,
8. che il compito è sradicare quello che ignoriamo di noi stessi,
9. che trovare la verità dentro noi stessi ci rende liberi,
10. che essere liberi è la lezione più grande ed importante delle nostre vite,
11. che essere liberi è non interferire né lasciare che altri interferiscano nelle nostre vite,
12. che la libertà è un nostro diritto di nascita, ma che riusciremo ad esserlo completamente quando potremo garantire la stessa libertà ad ogni anima vivente che entri nelle nostre vite,
13. che la guarigione deve venire da dentro di noi attraverso la conoscenza e correzione delle nostre mancanze; lo sviluppo delle virtù complementari e l'armonizzazione del nostro essere col piano divino,
14. che la vera cura è l'amore e che l'amore che più dà libertà è quello che più unisce,
15. che nella vera cura non bisogna pensare al sintomo, ma all'ostacolo interiore che lo causa, non bisogna pensare alla malattia, ma al malato,
16.che siamo responsabili delle nostre azioni e pensieri solo davanti a Dio e alla nostra anima.
1. nella cornice di un rapporto interpersonale (trattamento floreale) dove si produce un cambiamento di posizione del paziente e terapeuta, attraverso i passi della scoperta di verità ignorate che abitano nell'ombra,
2. dove si capisca la storia di una vita vissuta come la storia,
3. imparando a sottomettersi alla legge dell'evoluzione, l'unica capace di guidare e dare senso alla vita,
4. imparando a scoprire la natura del desiderio che incoraggia il volere essere terapeuta,
5. imparando a lasciare andare ciò che ci lega al passato,
6. ma, inoltre, nella cornice dell’apprendimento delle teorie e delle risorse cliniche e tecniche proprie della Terapia Floreale e la conoscenza dei rimedi floreali e delle sue applicazioni,
7. anche, attraverso il lavoro di supervisione delle esperienze terapeutiche che abbiamo avuto, al fine di essere in grado di confrontarsi ed imparare dalle nostre azioni riflettendo sulla propria pratica.
1. mediante l'esistenza di strutture che garantiscano l’orientamento della formazione del terapeuta floreale lungo questa direzione,
2. che siano strutture formative ed amorose, non burocratiche e di potere,
3. che incoraggino a pensare liberamente, a sperimentare ed a riflettere su quell'esperienza,
4. che fomentino lo sviluppo della parte migliore di ognuno e che ricordino continuamente che la Terapia Floreale deve stare di fianco al malato che soffre e che fu creata dal Dr. Edward Bach come uno strumento di liberazione.
Articolo tratto da http://www.laredfloreal.com
Liberamente tradotto da Antonella Napoli