Rock Rose alcune riflessioni (Eduardo H. Grecco) - Fiori per l'anima

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Antonella Napoli
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Rock Rose alcune riflessioni (Eduardo H. Grecco)

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E siamo arrivati all'ultimo dei Dodici Guaritori: Rock Rose. Come sempre raccolgo le riflessioni che il dr. Grecco ha pubblicato sul suo profilo Facebook ed io ho raccolto e tradotto. Ancora una volta molto utili per approfondire, riflettere e scoprire aspetti più nascosti in particolar modo di questa essenza così particolare e così apparentemente lontana dagli altri 11 Guaritori.

Quello che è emerso l'ho diviso in varie parti, cercando di darne un titolo che ne riassumesse il contenuto. Cliccando sul titolo potete andare a leggere direttamente la parte di vostro interesse, oppure leggere tutto l'articolo scorrendolo di seguito. Buona lettura! Antonella Napoli

Riflessioni su Rock Rose






Dodici personalità per il viaggio dell’Anima
Stiamo per iniziare un viaggio intorno all'ultimo dei primi dodici rimedi che Bach scopre. E non si tratta solo della fine di una serie, ma dell'arrivo ad un punto cruciale della comprensione dell'architettura di un sistema. La comprensione della natura di questo tipo floreale, illustra fortemente la necessità di considerare il percorso preliminare come un processo sia di ricerca che di costruzione.

La vita costruisce le forme attraverso le quali il movimento dell'esistenza si esprime. Tuttavia, queste forme non sono casuali, ma affrontano la configurazione manifesta di un processo organizzativo "invisibile" (evoluzione), che comprende emozioni, pensieri, credenze, modelli di legame ed esperienze all'interno di una struttura che, a sua volta, ordina gli Eventi della storia di una persona in un percorso pieno di significato.
 
Le forme che la vita acquisisce, rivelano la dinamica che vanno dall'inizio del processo evolutivo dell'anima, poco a poco fino alla sua conclusione. Vale a dire dal passaggio della dipendenza alla libertà, dall'egoismo all'amore, dalla crudeltà verso l'unità e dall'ignoranza alla saggezza. Ciò che accade nell'anima come apprendimento si trasforma in nuove sfide della personalità che acquisisce figure sempre più complesse, modellate dalle esperienze precedenti dell'anima, che ora ha bisogno di nuovi modi in cui la personalità viene rivista per dare risposta a lezioni sempre più elevate.
 
Attraverso questo corso, la personalità è segnata dalle varie sfide, tensioni, forze e conflitti che, in sostanza, si riducono a temi di amore e di dolore, impronte che l'anima ripercorre e trasforma in apprendimenti. Tutto questo tratto della ricerca di Bach, i Dodici Guaritori, tratta proprio delle forme che acquista l'esistenza umana in termini di "tipi di personalità" per affrontare i progressivi compiti dell'anima nel suo lavoro di trasformare difetti in virtù. Lavoro che rappresenta una profonda fedeltà a se stessi e, allo stesso tempo, un vero incontro con gli altri, mentre la matrice dell'evoluzione sono le relazioni.
  
"Sono altro quando sono, ogni mio atto
è ancor più mio quando appartiene a tutti,
per poter essere devo essere altro,
uscir da me, cercarmi in mezzo agli altri,
gli altri che sono solo se io esisto,
gli altri da cui ricevo piena vita "
(Octavio Paz)
 
Dal punto di vista dell'evoluzione spirituale la personalità è forma in movimento, una sequenza di figure emotive modellabili e polari che spingono la persona verso uno scenario di apprendimento. La traccia di ogni personalità, che Bach descrive, mostra i desideri dell'anima, la lezione che gli spetta imparare, la vocazione che deve sviluppare e la strada per cui tocca camminare. Ma ciò che stimola la realizzazione di questa opera sono i sentimenti che funzionano come il tessuto che dà senso e unità alla personalità. E quello che Bach ci dice, a questo proposito, è che essere fedeli a se stessi consiste nel rispettare le proposte in questa forma (personalità) e imparare ciò che l'anima ci propone attraverso di essa.
 
Ogni personalità è un livello di progresso dell'anima che riflette, non ciò che ha raggiunto, ma quello che è disponibile ad acquisire. Non sono qui a discutere se dobbiamo seguire l'ordine cronologico di scoperta di Bach dei Dodici Guaritori o stabilire un'altra catena di successione di gradienti evolutivi. Propongo solo che ogni Guaritore sia un gradino evolutivo in crescita, ma a quest'idea bisogna aggiungere quattro considerazioni.
 
1.   l'evoluzione è un sistema integrale, non la somma di parti che si ottengono in ogni incarnazione, come se fosse un salvadanaio che si sta riempiendo.
2.   tutti gli apprendimenti, tutte le personalità, sono interconnesse tra loro e provengono da una struttura unica e universale.
3.   ogni personalità è un processo in cui la forma che acquista mantiene un rapporto con la funzione che è destinata a soddisfare.
4.   la personalità è un sistema che si autoregola, batte come un cuore (si espande e si contrae) e mantiene un rapporto antagonistico e complementare con l'anima.
 
Trovo interessante, in questo contesto, osservare che, mentre IMPATIENS , il primo rimedio scoperto, ha una avida vocazione per la formazione dell'anima nell'esistenza terrena, ROCK ROSE , l'ultimo, sembra sdraiarsi nel desiderio di dissoluzione di tutte le credenze di tutte le identità, per buttarsi tra le braccia della "Soluzione" Alchemica. Insomma, il primo nella bellezza della vita, il secondo in quello della morte. E, aggiungo: il primo a costruire la memoria, il secondo nel dimenticare. Bellezza e memoria, è un percorso possibile dei Dodici Guaritori. Per questa ragione vi lascio due parole di Jorge Luis Borges: "Sento il terrore della bellezza; chi oserebbe condannarmi se questa grande luna della mia solitudine mi perdona?" "Siamo la nostra memoria, siamo quel chimerico museo di forme volubili, quel mucchio di specchi rotti "







La tromba d’acqua ed il terremoto (Messico 2017)
Questa settimana ha propiziato l'incontro con ROCK ROSE . A tal punto che potrebbe riassumere le esperienze vissute sotto il titolo: tra la tromba d'acqua ed il terremoto. Mercoledì tornando verso a casa mia, un incidente stradale nella periferia, a sud della città del Messico, a causa di forti piogge, mi ha fermato a lungo. Come nel racconto di Julio Cortázar, “Autopista del Sur” sono stato rinchiuso senza poter andare avanti o indietro. Dopo una lunga ora ho visto, dalla mia macchina, la gente che scendeva dalla loro ed iniziava a correre. Per secondi ho avuto l'illusione che la strada fosse aperta e che tutti andassero verso le loro macchine per partire.
  
L' illusione è crollata quando una tromba d'acqua ha colpito la parte posteriore della mia macchina e l'acqua ha iniziato a inondarla e a spostarla da un lato all'altro. Immagino di essere stato ridicolo con la mia mano alzata che teneva il cellulare in modo che non si bagnasse. Per un attimo sono rimasto paralizzato. Non riuscivo a uscire dalla macchina e guardavo come il liquido oscuro e fangoso cresceva. Sono stati secondi o minuti, non lo so, ma mi sono sembrati infiniti, finchè l'acqua non ha smesso di salire. Dopo un po’ ha cominciato a svuotarsi fino ad essere sommerse solo le gambe fino alle ginocchia. Non ero consapevole della paura o del terrore, ma sentivo la sensazione di essere alla mercé degli elementi della natura, della rabbia dell'acqua e del clima. Tutto era accaduto in pochi istanti. I miei piani per una cena piacevole e una buona conversazione si erano dissipati.
  
La percezione di una tremenda finitezza ha colpito il cuore ma, allo stesso tempo, una preghiera usciva dalle mie labbra. Pregare è dialogare con Dio senza una forma, lasciando che le parole scorrano come se si parlasse con qualcuno vicino e a portata di mano. "Divinità allontana da me ogni ostacolo che mi impedisca di tornare a casa mia in salute". Sono passate diverse ore e poi mi hanno salvato, come molti altri bloccati come me. Ma è successa una cosa strana. Quasi come riflesso ho acceso la macchina e ha iniziato a funzionare. Solo in prima, ma sono riuscita a tornare a casa. E dopo aver parcheggiato, la macchina è morta. Perdita totale. È vero che qualche mese fa stavo pensando di cambiarla, ma non avevo potuto farlo. Qualche legame mi univa lei, o la comodità o l'abitudine. Ora non c'era altra scelta che dirle addio.
 
Il Venerdì mi hanno riempito il cellulare di messaggi chiedendo se stavo bene a causa di un forte terremoto in Messico. Ero a Guadalajara e non ho vissuto questo trauma. Ma avevo pensato di partire venerdì mattina da Città del Messico a Guadalajara, invece di giovedì. Non è andata così, e questo mi ha liberato dal vivere la scossa. Ho vissuto gli altri terremoti e so di cosa si tratta. In ogni oscillazione le cose che non sono ben sistemate cadono e si rompono. Questo succede con ROCK ROSE . È come un ciclone o un terremoto. Fa cadere dalle nostre vite tutte le credenze e le identità che ci rifiutiamo di lasciarci alle spalle.
  
Da qualche parte ci connette con il trascendente, ma scuote anche il terreno dove ci crediamo al sicuro. E si presenta nella nostra vita, in modo sorprendente e improvviso. Quando meno aspettiamo arriva la scossa. Ci sconvolge e ci tocca. Una curiosità, il mercoledì aveva suonato l'allarme antisismico di Città del Messico senza che si fosse registrata nessuna scossa. E tutti hanno detto com'era possibile che dipendeva dal fatto che non era stato controllato e cose simili. Oggi alla luce degli eventi diremmo: sincronicità. E lo dico perché ROCK ROSE è un rimedio che apre la coscienza alla sincronicità della vita.
  
Questi giorni ho ricevuto abbracci, affettuosità, benedizioni, baci, coccole... comunque, un sacco di dimostrazioni d’affetto verso di me e verso il mio lavoro a seguito degli eventi dolorosi vissuti in Messico con il clima e la terra. È  incredibile come la crisi ci faccia tornare alla mente la solidarietà che abbiamo registrato da tempo immemorabile, come un'impronta che l'evoluzione ha lasciato marcata nei nostri geni, ma che la società ci fa dimenticare o coprire incoraggiando la competizione ed il potere. Quanto più ci addentriamo nella comprensione della natura umana più ci rendiamo conto di come, insieme alle paure più abissali, troviamo la risposta di aiuto e sostegno al simile più ammirevole. Osserviamo ciò che accade nelle crisi: la società diventa solidale, si muove spontaneamente all'aiuto.
  
È incredibile che abbiamo bisogno di eventi come terremoti, crisi economiche, guerre, atti terroristici... per ricordare che siamo "comunità". Ma dopo che il brutto momento passa, tutti dimentichiamo e torniamo ai soliti modi abituali di interagire. Questo fatto della convergenza della "crisi" e il risveglio della solidarietà addormentata mi fa pensare a certe osservazioni cliniche su ROCK ROSE sulle quali sto meditando da tempo. Pazienti che prendendo ROCK ROSE iniziano ad avere comportamenti di donazione, diventano più reciproci e fraterni.
  
All'inizio mi sembrava una curiosità ma oggi ho la convinzione che questo fiore produce questo effetto come se, smobilitando i terrori profondi che abitano nell'animo umano, si alimenterà anche la risposta che l'evoluzione ha incorporato come insegnamento alla sopravvivenza: stando insieme le cose capitano più gentilmente, essere solidali non giova solo all'altro che aiutiamo, ma a noi stessi e la comunità di cui partecipiamo. Vi invito a provare ROCK ROSE con questo sguardo e vedere come combatte l'egoismo e stimola, in ognuno di noi, l'eroismo della vita quotidiana.








Rock Rose: Lo specchio rotto, scoprire il nostro Sè
Siamo rimasti, qualche giorno fa, agli specchi rotti. È bene che, ogni tanto, abbattiamo i nostri sistemi di credenze che sono il cemento della nostra identità. Un'identità che crediamo omogenea quando, in realtà, è pura discontinuità e frammenti rotti di uno specchio. È vero che questa struttura con la quale ci identifichiamo, ci è costato tempo e fatica per costruirla, ma dobbiamo anche renderci conto della presenza della società, della cultura e degli altri, nel tessuto di ciò in cui crediamo di essere. Il crollo dell'edificio dove ci rifugiamo a vivere è necessario perché la sua architettura nasconde il nostro vero Sè e ci impedisce di essere fedeli a noi stessi.
  
Questo lavoro implica ripercorrere un sentiero che abbiamo percorso nella nostra vita, consolidando una falsa personalità, un'armatura con la quale ci difendiamo dalle avversità della vita ma che rallenta il muoverci, l’esprimere e il sentire liberamente. È necessario che la nostra identità vada in pezzi e che venga alla luce chi siamo veramente per poter realizzare il destino che la nostra anima reclama. A quel punto, nell’ascoltare la crudeltà e il terrore di un passaggio che minaccia di annientare ciò che siamo, risiede la possibilità di scoprire la nostra essenza, il nostro compito nella vita e la nostra lezione da imparare. Quindi, quando uno non sprofonda, è la vita che lo fa e in questo consiste l'esperienza ROCK ROSE .
  
Abbattere, annientare, dissolvere l'identità, quel sistema di credenze che dà forma a quello che penso di essere, è il compito essenziale di ROCK ROSE. In altre parole, questo rimedio ci aiuta nel lavoro di trascendere gli attaccamenti ed i legami che definiscono quello che crediamo di essere. Ancore che ci fissano in modelli in cui ci rifugiammo per difenderci dalla crescita.
  
Proprio come il SWEET CHESTNUT ci libera dalle identificazioni che ci impediscono di rischiare di perdere il Sè per rendere possibile la nascita di qualcosa di nuovo. Entrambe le essenze ci permettono di scoprire che il nostro vero Sè è fuori da ogni possibilità di distruzione. In questo senso il ROCK ROSE è il grande rimedio del sistema Bach, per sviluppare nella persona il coraggio sufficiente per essere in grado di permettere la destrutturazione della sua personalità, la sua morte, per rinascere in un contatto più vicino con l'Anima, per diminuire la Distanza che la separa dall’individuazione.








Il terrore di Rock Rose
Il parlare di ROCK ROSE ha una conseguenza importante: renderci conto di ciò che è degradabile e del perenne, del mortale e dell'immortale, che la morte non esiste per l'Anima, che il terrore è un'illusione della personalità che vuole aggrapparsi a ciò che crede di essere e a cui si identifica. E qui c'è una forte connessione di ROCK ROSE con ASPEN.
 
La persona bloccata con il ricordo del terrore, affronta il fatto che, lo scorrere ripetitivo di ricordi traumatici del passato, blocca la prospettiva del presente e del futuro, e la fa vivere con un tenace sentimento di sfiducia. È necessario essere in allerta per la possibilità che i motivi che hanno portato terrore e turbamento possano accadere, e che tutto il proprio universo crolli. Egli ha la percezione di essere un esiliato, o almeno un estraneo, che percorre sentieri attraverso luoghi a cui non appartiene, o in cui non può rimanere, incapace di stabilire relazioni che lo proteggano e lo sostengano. È, in una certa misura, un pellegrino, un passeggero in transito attraverso la vita, che cammina attraverso un domani, che vive come perso, smarrito e sfortunato. A quel punto, ROCK ROSE , è prigioniero del terrore, che potrebbe apparire dietro l'angolo dal nulla, imprevedibile e inaspettato ed è la causa del suo spavento e sgomento.
  
È quindi obbligato a rifugiarsi nel quotidiano, nei momenti successivi, nell'amore impossibile da costruire. Così, condannato a non dimenticare, a non poter dire addio, a rimanere legato alle perdite, la persona legata indissolubilmente al terrore, che sempre oscilla tra la disperazione dell’impotenza e il soffocamento della paura di annientamento.
  
Tale posizione lo obbliga ad organizzare la propria vita come un'agenda in modo che non accada nessuna circostanza imprevista o casuale, che lo turbi e lo metta in pericolo. Ecco il suo rifiuto del nuovo. Forse dovrebbe aprirsi all'esperienza che quando tutto crolla, è il momento giusto per scoprire chi è. Ma, naturalmente, il ricordo del terrore blocca questo apprendimento e difende la permanenza di un'identità che non accetta di perire.








L’insegnamento di Bach su Rock Rose
In "Libera te stesso", Bach mette in evidenza la polarità strutturale di questo rimedio: terrore vs coraggio. Lì dice: “Sei uno di coloro che si trovano nella disperazione assoluta, nel terrore: senti che non potresti sopportare niente altro; sei terrorizzato da ciò che accadrà: dalla morte, dal suicidio, dalla follia, da qualche orribile malattia? Oppure hai paura di affrontare l’irreparabilità delle presenti circostanze?”  
  
E, nei "Dodici Guaritori", pubblicato da lui su Epsom aggiunge: " ROCK ROSE è terrore, terrore di qualcosa di più grande degli oggetti materiali; terrore della morte, del suicidio o delle forze soprannaturali. Sono le persone che stanno ingaggiando una lotta per liberare la propria mente.” Che poi completa in “Dodici grandi rimedi”: “In casi di grande urgenza, estremo pericolo, intensa paura, terrore o depressione, in tutti i casi di grande bisogno quando la situazione sembra disperata usare ROCK ROSE."
  
Uno bel punto di vista è quello che offre Nora Weeks in "I dodici rimedi del Dr. Bach dal punto di vista di un profano". Là, la discepola e collaboratrice di Bach, commenta: "ROCK ROSE Il terrore. Le persone che nella vita normale sembrano essere sempre in uno stato mentale  terrorizzato; terrorizzato di incontrare persone, di essere soli, di fare cose nuove, di salire delle scale nel buio, che realmente si ammalano a causa di un rumore improvviso o di iniziare cose nuove, provano terrore per qualsiasi cosa sconosciuta. Hanno paura della follia, del suicidio, soffrono di estrema disperazione, hanno incubi spaventosi, si svegliano urlando. Spesso si vede lo sguardo di terrore nei loro occhi e si riflette nel loro atteggiamento generale. Questo stato mentale colpisce il corpo in gravi malattie acute improvvise o incidenti, per quei momenti in cui si deve fare qualcosa rapidamente o il risultato può essere fatale, quando il paziente si sente nel panico, in un pericolo estremo. ROCK ROSE è il rimedio di "salvataggio" per le persone che sono in pericolo indipendentemente dalla malattia."
  
Ne "I Dodici Guaritori e i quattro aiutanti", in ROCK ROSE appare sottolineata la disperazione e si trovano una serie di applicazioni di cui alcune non ricordate spesso come nel caso della depressione incurabile, paura della morte o il fatto che Bach mette come parola chiave non terrore, ma disperazione. Questo ha la sua importanza perchè unito al testo precedente di Nora su "... terrore per qualsiasi cosa sconosciuta..." che ci pone di fronte, in questo rimedio non solo alla paura ma all'angoscia. Vediamo cosa dice Bach.
  
" ROCK ROSE - DISPERAZIONE  Questo è un rimedio di emergenza. Per i casi di urgenza e pericolo. Ogni volta che le cose sono disperate. In tutti i casi di pericolo di vita. Quando il paziente è terrorizzato o nel panico. Nei casi in cui si è persa ogni speranza. Quando la mente è in pericolo, si rischia il suicidio, la follia o una crisi nervosa; per la paura della morte o una depressione senza speranza.."
  
Nella storia dei viaggiatori Bach fa una interessante trama dei cambiamenti che questo rimedio causa:
"... Quando il sole tramontò e l'oscurità si fece più cupa e cominciarono a farsi sentire i rumori della foresta, ROCK ROSE divenne pieno di terrore ed era in uno stato di panico.
"... Rock Rose è l'immagine stessa del coraggio e della serenità, anche nei momenti più bui."
mi sembra che questa esperienza di essere nel buio dell'esistenza è una linea di ricerca che collega questo rimedio con WATER VIOLET e GENTIAN .
  
Da parte sua, ne " i Dodici Guaritori e i sette Aiuti ", Bach insiste sugli aspetti abituali del rimedio ma include il concetto di improvviso che mi piace accentuare con l'idea di "inaspettato": " ROCK ROSE . Quando un paziente è terrorizzato, o se la malattia è improvvisa o tanto grave da suscitare grande paura in coloro che stanno intorno. Di fatto, in tutti i casi di urgenza o pericolo bisogna somministrare questo rimedio, anche se ne sono necessari altri.”
  
Stiamo seguendo un processo di recupero dell'insegnamento di Bach prima di immergerci in altre considerazioni e scoperte cliniche su questo rimedio. Gli ultimi due commenti noti di Bach su ROCK ROSE come rimedio sono i seguenti:
  
Ne “I Dodici Guaritori e altri rimedi" “ROCK ROSE Rimedio d’emergenza. È il rimedio per i casi in cui non sembra affatto esserci speranza. In caso di incidenti, di malattie improvvise, quando il paziente è in preda al terrore oppure se le sue condizioni sono tanto gravi da causare un grande timore in chi gli è vicino. Se il soggetto è in uno stato di incoscienza si può inumidirgli le labbra con il rimedio. Può darsi che si renda necessario aggiungere a questo altri rimedi, come, per esempio, CLEMATIS; oppure, se la persona è molto tormentata, AGRIMONY, e così di seguito.”  E’ bene notare, (e non è l'unico posto) in cui Bach dice che per lui il rimedio di emergenza era ROCK ROSE .
  
Conferenza "La cura con le erbe - da utilizzare in tutte le case"
" Il primo è quando la paura è molto intenso, si può arrivare a sentire terrore o panico; nel paziente o, poichè la malattia è così grave da causare una paura intensa, nelle persone che lo circondano. Può essere utilizzato in caso di malattia improvvisa o di un incidente, ogni volta in cui c’è una grande emergenza o un grave pericolo dovrebbe essere somministrato questo rimedio fatto da una piccola pianta chiamata ROCK ROSE . Questo rimedio ha avuto risultati straordinari e molti casi allarmanti sono migliorati in minuti o ore dopo la somministrazione. Gli aspetti chiave di questo rimedio sono panico, terrore, grande emergenza o pericolo."
  
A leggere i testi di Bach e pensare il rimedio attraverso un'impronta di ricordi alcune cose interessanti vengono alla luce. Una di queste è immaginare che questa essenza sia in relazione al compito dell'anima di sviluppare coraggio e valore dinanzi ad avversità estreme e sorprendenti, momenti in cui la persona si trova di fronte alla sopravvivenza e all'annientamento, non solo della propria vita ma della propria identità. In qualche modo, ci connette con la fiducia nella resurrezione, nel non temere la morte di ciò che credo di essere.







Scritti di Nora Weeks su Rock Rose
Anni fa ho recuperato dalla Biblioteca Britannica alcuni articoli di Nora Weeks che mi hanno portato, per diverse vie, ad ottenere il primo bollettino, 1950, di ciò che molto più tardi sarebbe diventato il centro Bach. Lì Nora Weeks commenta: "ROCK ROSE . Helianthemum vulgare: Helianthemum nummularium. La parola greca "Helios" significa sole, "Anthos" significa fiore. Pianta arbustiva, stelo corto, con molte ramificazioni, si estende sul suolo, legnosa. Foglie opposte due a due, piene, oblunghe, piccole, bianche sotto, pelose sopra. Stipule sottili. Fiore di colore giallo intenso. I rami con i fiori misurano circa 30 cm. Fiori in grappoli terminali, fioriscono uno o due alla volta, appassiscono molto presto, quando gli steli si piegano. 5 petali, morbidi e rugosi, che cadono presto. 3 Sepali, a volte 5. Numerosi stami intorno al pistillo. Capsule con tre valvole, numerosi semi. Senza nettare, gli insetti raccolgono il polline. Perenne. Fiorisce tra giugno e settembre. Comune in tutta l'Inghilterra in terreni friabili e sabbiosi. Potenziare utilizzando il metodo solare. Giugno o luglio. Posizionare i mazzi con fiori raccolti immediatamente in acqua in una ciotola. Iniziare il potenziamento verso le 9 (sempre meglio prima di mezzogiorno) una giornata di sole e senza nuvole, per tre o quattro ore. La pianta coltivata nei giardini rocciosi non è da usare."e, Nora, aggiunge una poesia di Freda Swain: il giallo ROCK ROSE , piantato nell’erba, / alza la sua piccola faccia per parlarmi ; /"in caso di Incidente o se manca il coraggio, prendi la mia forza, io sono il rimedio."e finisce, aggiungendo un dato di interesse :"ROCK ROSE è stato potenziato da un amico che vive in alto tra le montagne del Giura in Svizzera lo scorso giugno. L'atmosfera pulita e pura ha dato come risultato una tintura potenziata di grande forza."
  
Continuiamo con la nota di Nora Weeks del 1950 "Rimedio ROCK ROSE . Idea chiave: terrore. La malattia fisica di un paziente in questo stato mentale, la forma più grave della paura, tenderà anche ad essere acuta o grave. Può verificarsi durante una malattia acuta o improvvisa, un incidente, o quando la malattia è così grave che le persone che circondano il paziente sentono molta ansia e paura, un'appendicite, un'emorragia intensa - non importa il nome della malattia. Incubi e sogni spaventosi nei bambini e negli adulti; in momenti di panico, pericolo, emergenza; ogni volta che una persona sente terrore sia in un buono stato di salute fisica che nella malattia, deve essere fornito questo rimedio.
  
In caso di emergenza, versare due gocce di ROCK ROSE in un bicchiere d'acqua da bere a sorsi più volte, allevierà e calmerà questa paura così grande. Se il paziente non è in grado di deglutire, bisogna bagnare le labbra e le gengive con il rimedio. Possono anche essere indicati altri rimedi contemporaneamente e possono essere combinati con ROCK ROSE .
 
Naturalmente, l'aspetto positivo del carattere ROCK ROSE è un grande coraggio, un coraggio calmo e imperturbabile da nessuna esperienza terrorizzato . Persone ROCK ROSE tipiche sono membri dell'equipaggio di salvataggio di barche, pompieri, madri che devono affrontare grandi pericoli per salvare i loro figli e le innumerevoli persone in periodi di guerra che subiscono pericoli e torture sia mentali che fisiche." Credo che ciò che dice Nora è più importante in termini prescrittivi che tipologici ma ci dà indizi molto interessanti che ci permetteranno di parlare di questo rimedio da altri punti di vista.
  
Nora chiude il notiziario con un caso clinico di una bambina di 12 anni: “terrorizzata dopo una tragedia che è successa ad uno dei suoi compagni di scuola. Incubi, parlava e gridava nel sonno. Sonnambula. Ragazza molto nervosa. Salute generale compromessa, perdita di appetito e peso. Maggio 1949. È stato somministrato ROCK ROSE per il terrore. Quattro gocce in un cucchiaio d'acqua quattro volte al giorno. Dopo due giorni, il sonnambulismo scomparve, ma era ancora inquieta durante la notte. Dopo quattro settimane dormiva tranquillamente, era più calma, più felice, mangiava bene, la salute fisica era migliorata molto. Al secondo flacone del rimedio è stato aggiunto HONEYSUCKLE per aiutarla a dimenticare l'esperienza tragica del passato. Una lettera di sua madre nel dicembre 1949 diceva che il sonnambulismo era sparito e che la bambina stava bene." Vi condivido queste informazioni perché non è qualcosa che è disponibile frequentemente e ci servirà più avanti.
 






Rock Rose: Il pozzo profondo
Con ROCK ROSE si chiude un ciclo nella ricerca di Bach. Un traguardo importante, perché, fino alla fine dei suoi scritti sui rimedi floreali, ritorna sempre, nei titoli dei suoi libri, all'idea dei Dodici Guaritori. E lo conclude, in modo particolare, descrivendo un fiore che sembra non essere strutturale ma, cosa più importante, è che Bach propone un rimedio che fornisce alle persone una forza di guarigione improvvisa senza alcun ritardo. Che quando qualcuno si trova al limite o sull'orlo dell'abisso, questa è la risorsa salvifica che lo sana. E la parola "Emergenza (Rescue)" ha un peso specifico qui. Quando uno non riesce a cavarsela da solo ha bisogno di questo aiuto e questo è il senso della normale azione di ROCK ROSE : svegliare l'assistente interiore che era addormentato. Ma c'è un altro collegamento del salvataggio ed è con "redenzione", un’idea che comporta l'azione di liberare una persona dalla sofferenza, punizione, o permettergli di recuperare qualcosa che aveva perso. Per questa ragione ROCK ROSE è un grande ottimo rimedio sia per la depressione, la tortura mentale come la colpa e non solo per la paura e il terrore.
  
Forse un'immagine di ROCK ROSE è quella di un pozzo profondo che è al tempo stesso tanto una fonte della quale scaturisce saggezza, come un abisso oscuro e insondabile. Molte volte si parla di questo fiore in modo sfavorevole, sebbene il contatto con lui racchiuda potenti insegnamenti. ROCK ROSE soffre di quella paura archetipa e tribale della vita stessa, della mancanza di sostentamento (nutrizione e rifugio) e protezione (appartenenza e amore) che è incisa nella parte più arcaica della natura umana. Ma è una paura nascosta profondamente, coperta e nascosta tra le profondità di un'ombra fortemente repressa, e per questo molto attiva, a differenza di ciò che accade con MIMULUS dove le sue paure sono esposte alla luce del giorno e la sua ombra appagata .
  
Siccome questa sensazione in ROCK ROSE è velata, la gente non la vede, i terapisti la ignorano, la prendono in considerazione solo nelle crisi o nei crolli. Questo sensazione è una potente paura clandestina e collettiva, un enorme opera emozionale che ci ricorda situazioni traumatiche di impotenza che richiamano il terrore cieco. Ma anche la trascendenza e la solidarietà. Con ROCK ROSE, accade la stessa cosa che con i nemici nascosti o i segreti della Dodicesima Casa di cui parla l'astrologia: non sono visibili e solo percettori dell'invisibile, come WATER VIOLET o GENTIAN e ancora CERATO, sono in grado di visualizzarli. Ma il contatto con la sua forza ci obbliga a cambiare le prospettive e le credenze. E questa trasformazione, in ROCK ROSE, presuppone uno smantellamento dei modelli precedenti della nostra vita, e questo è ciò che rende possibile una vera creazione e un rinnovamento reale della nostra vita.
  
La gestione di ROCK ROSE nelle persone rende pronte e disposte ad accettare le cose come accadono e ciò implica un prolungamento dell'insegnamento GENTIAN . Ma con una nuova sfumatura: non solo accettarlo, ma integrarlo come energia creativa. E come accade con WATER VIOLET e GENTIAN , ROCK ROSE ci fa vedere che non importa l'agonia, il dolore, l'angoscia o la tristezza, la vita vale sempre la pena di essere vissuta.
 






Rock Rose: Il trascendente e la solidarietà
 ROCK ROSE insegna cose molto belle. Tra loro un percorso possibile verso la trascendenza e il ricordo della solidarietà. Gli esseri umani sono incoraggiati da due forze contrastanti: una che ci lega e annoda alla terra, l’immanente, e un'altra che ci spinge a volare oltre i fatti dell'esistenza, il trascendente.
  
La vicinanza con il trascendente, in Bach, transita nei Dodici Guaritori per due vie: CLEMATIS e ROCK ROSE , l'estasi e il rapimento. CERATO ci collega con ciò che è non-Ordinario, l'intuizione, ma CLEMATIS e ROCK ROSE rappresentano una vera e propria epifania del trascendente, stati alterati di coscienza, il minaccioso, la ricerca di andare oltre. Il viaggio di ROCK ROSE è un tuffo per le esperienze trascendenti: misticismo, trance, sacro, ma anche per il ritiro scelto, come quello di un monaco, un punto di collegamento con WATER VIOLET più che con VERVAIN.
  
Per questo motivo, la sua maschera lo porta a rifugiarsi nella rigidità, nel programma, nelle convinzioni strutturate, nell’essere chiusi all'inaspettato, nell’ordine e nei limiti. Proprio come WATER VIOLET, ma senza la sua arroganza, questo tipo floreale si trova a vivere nella cripta del mondo. Il suo scopo, tuttavia, è un'altro: vuole viaggiare attraverso esperienze “straordinarie”, nello spazio, per navigare nel mondo inconscio e sondare il sentimento oceanico della vita. E tutto questo per poter sentire la sua anima liberata.
  
L' altro lato è la riconnessione con la solidarietà. La tribù è la forma di organizzazione di cui il nostro inconscio tiene traccia. L' appartenenza a una tribù si basava sulla condivisione del cibo e sulla difesa della comunità e ciò presuppone l'esistenza di un solido esercizio di solidarietà che, forse, si è trasformato nella forza evolutiva della specie. Nella società in cui viviamo, ci siamo dimenticati di essere solidali e abbiamo elevato la pratica della competitività. ROCK ROSE ce lo ricorda e ci mette in sintonia con questa virtù, con il coraggio di essere solidale, di aiutare il prossimo.
 






La personalità Rock Rose
Ci sono aspetti del comportamento ROCK ROSE suggestivi che condivido per aprire il dialogo sul valore clinico che possono avere. Sono persone che hanno costruito un mondo di credenze e pensieri dove si rifugiano e non vogliono che qualcosa di inaspettato arrivi alla loro vita e apra questioni o lo metta in discussione. Da qui la rigidità mentale che normalmente professa. La sorpresa non è di suo gradimento, né essere colto impreparato. È per questo motivo che sono persone che si attengono ad un itinerario prestabilito che non sono soliti cambiare facilmente.
  
Tuttavia, sono persone sensibili, compassionevoli, empatiche, idealiste, vulnerabili, inclini, come OLIVE, all’attaccamento e, in molti modi, evasivi, ma sempre vigili e attenti alle cose che accadono. Come insegna CLEMATIS, ma invece di farlo come lui – che mette l'immaginazione a costruire un mondo diretto e definito - ROCK ROSE vaga senza meta o scopo, atteggiamento coerente con il suo desiderio di libertà. D' altra parte, al suo interno vibra un forte bisogno di sentirsi uniti al mondo e al tutto. E, anche se insicuro, la pratica di un'attività di servizio per l'umanità o il perseguire un ideale spirituale, lo avvicina alla sensazione di sentirsi casa. (Bach sottolinea che, quando queste persone superano il terrore, diventano preziosi agenti che aiutano a calmare l'angoscia degli altri). Questo gli garantisce sicurezza, radicamento e maggiore fluidità.
 
Due caratteristiche importanti nella sua personalità sono la tendenza alla trascendenza e al coraggio, strumenti con cui affronta la paura di dell’annientamento, sia della sua vita che della sua identità. Nel prenderlo impariamo a lasciare indietro l'abitudine di identificare il nostro essere con il nostro ego e sviluppare uno sguardo più completo del significato della nostra presenza sulla terra. Si tratta di eliminare un punto debole nella sua struttura: l'immagine nebulosa che ha di sé stesso.
  
Tutto questo non deve farci perdere di vista che il fiore di solito fa piombare la persona in un'esperienza di morte e resurrezione, che può essere vissuta come una minaccia di annientamento, sia di identità che di vita. Il lato positivo di questo fremito della personalità è, da un lato, l'emancipazione dai modelli incoscienti e collettivi di identificazione, che limitano la libertà personale e, dall'altro, il risveglio della coraggiosa autonomia che ci consente di penetrare nell'ignoto, nello straordinario e inaspettato. Questo ha profonde conseguenze e una di esse è fare i conti con il fatto che il nostro vero essere è estraneo a ogni distruzione, che la morte non esiste per l'anima, il che significa percepire che ROCK ROSE ci spinge ad attraversare l'immaginario in cui siamo le nostre maschere e potere scoprire il nostro vero essere. Inoltre, in questa direzione, il fiore assiste nel lavoro di affrontare la morte e la rinascita in tutti i piani e dimensioni dell'esistenza.
  
Abbiamo finito qui con la serie "I Dodici Guaritori". Ho la stessa sensazione che scopro in ogni fine anno. Qualcosa finisce, qualcosa inizia. Dopo i Dodici, vengono i Sette, e continuo ad essere spinto da un profondo bisogno di proseguire a scrivere, con il telaio del mio computer, il filo della mia esperienza con le essenze floreali, con l’intreccio degli insegnamenti di Bach in uno stesso tessuto.
  
Jorge Luis Borges, ha scritto una poesia che, giustamente, si chiama “Fine d’anno” che parla di questo percorso e di ROCK ROSE , come archetipo del tempo che sempre si ricicla.
Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l’altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici e irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell’enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.




 
Scritti tratti da https://www.facebook.com/eduardohoracio.grecco   6/9/2017
Liberamente tradotto da Antonella Napoli - Le parti in neretto, i titoli e la formattazione non sono dell'autore, ma le ho inserite per una più veloce e scorrevole lettura


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La floriterapia non è una terapia medica, non costituisce diagnosi e cura medica e non la sostituisce in alcun modo. Le essenze floreali non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma agiscono solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua.
Dr.ssa Antonella Napoli, Psicologa e floriterapeuta, P.I. 001355428886 Iscrizione OPL 16607
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