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Antonella Napoli
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Pseudo-gravidanza un bouquet per "sciogliere" l'illusione. (Laura Cutullo*)

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Quando, ancora studente, frequentavo in Università i corsi di clinica medica e di ginecologia, i professori raccontavano che in alcuni casi si poteva assistere nelle cagnoline al fenomeno della lattazione senza che avessero avuto i cuccioli. L’evento era ben conosciuto, tanto che esisteva un protocollo terapeutico ben preciso costituito da dosi calibrate di ormoni, ma non frequentissimo. Sto parlando di circa venticinque anni fa.

Da quando ho iniziato la professione, però, cagne e da qualche tempo anche le gatte, sempre più frequentemente vanno incontro a quel fenomeno illusorio che viene chiamato pseudogravidanza seguito o accompagnato da lattazione. Tanto che adesso è raro e strano che la cagnolina NON abbia pseudogravidanza dopo i calori e ultimamente si vedono sempre più frequentemente anche gatte con mammelle gonfie e a volte piene di latte.

Queste femmine, mai fatte accoppiare, dopo il periodo detto di "calore" riproducono tutti o parte dei sintomi tipici della gravidanza e del puerperio, senza che ci sia stata realmente la fecondazione. In molte femmine la produzione dell’ormone gravidico da parte dell’ovaio (fisiologica) è tale da determinare la comparsa dei sintomi della gestazione e dopo un paio di mesi, cioè dopo la durata di una reale gravidanza, si ha anche la produzione del latte. I sintomi fisici, quali la modica dilatazione addominale, le lievi perdite dalla vulva, il gonfiore delle mammelle, la produzione di latte, si accompagnano a sintomi comportamentali: nervosismo o svogliatezza, aumento o riduzione dell’appetito, orinazione frequente, atteggiamento protettivo nei confronti di oggetti (ciabatte, stracci, pupazzi, calzini…) che vengono considerati come veri e propri cuccioli. La pseudo mamma può anche diventare aggressiva verso tutti coloro che cercano di avvicinarsi a questi surrogati dei piccoli che non vuole lasciare nemmeno per andare a mangiare o per fare i propri bisogni.
Le cause dell’alterazione ormonale sono poco chiare. Certamente la mancanza di stimoli esterni, la noia, e soprattutto l’alimentazione industriale sembrano elementi significativi. Ma non penso che la " colpa" sia tutta dell’alimentazione. Come Bach ci insegna le cause del sintomo fisico sono sempre da cercare a un livello più sottile.

Allora qual è la discrepanza che rende le nostre pelose così fuori fase?
Non dimentichiamo che i nostri animali ci fanno da spugna che assorbe tutti i nostri stati emotivi e in qualche modo ci fanno anche da specchio rivelatore di un noi che a volte non vediamo o non vogliamo vedere. Essi, che vivono al nostro fianco, nelle nostre case, condividono il nostro stesso sentire e lo "con-fondono" con le proprie problematiche mostrandoci concretamente il riflesso delle nostre emozioni più profonde.
Allora forse non è un caso che si assista all’imponenza e la frequenza del fenomeno proprio nella nostra realtà che sempre più ci pretende super donne-lavoratrici-amanticompagne-mogli-madri-confidenti-atlete-casalinghe (e altro ancora tutto in una) e quindi proprio dove sono sempre più presenti le problematiche emotive ed esistenziali che ruotano intorno alla femminilità e in particolare alla maternità. Riflettiamoci….

Il bouquet adatto:
Come sempre è quasi impossibile fare "ricette" valide universalmente, però ci sono alcuni fiori che più facilmente possono aiutare in questi casi e tra i quali si possono fare le scelte individualizzate:
CLEMATIS, per riportare l’animale alla realtà; WHITE CHESTNUT, per sciogliere l’idea fissa; CHICORYper dilatare la capacità di amare oltre i propri bisogni, POMEGRANATEper canalizzare concretamente l’energia creativa.
Se c’è nervosismo si può aggiungere
VERVAIN, HOLLY, se è presente aggressività.
Se il problema è la noia,
WILD ROSE ridarà vitalità e attenzione. WALNUT, da solo o insieme a PINK YARROW, riuscirà a proteggere l’animale da emozioni che non gli sono proprie.
Localmente, se le mammelle sono molto rosse e calde fare impacchi con acqua fresca e
VINE, VERVAINe ELM.
Intorno all’animale e nell’ambiente è utile spruzzare il composto Californiano Flourish "GROUNDING GREEN" per riconnettere l’animale con i ritmi della natura.

* Medico veterinario omeopata e floriterapeuta. Articolo tratto da Salute Naturale (1/09)

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La floriterapia non è una terapia medica, non costituisce diagnosi e cura medica e non la sostituisce in alcun modo. Le essenze floreali non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma agiscono solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua.
Dr.ssa Antonella Napoli, Psicologa e floriterapeuta, P.I. 001355428886 Iscrizione OPL 16607
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