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Antonella Napoli
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La bipolarità come dono (E. Grecco)

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Appunti di un seminario del 2007 di E. Grecco presi e rielaborati da Antonella Napoli

Il dr. Eduardo Grecco, famoso psicoterapeuta e floriterapeuta sudamericano, ha presentato in Italia uno dei suoi pochi libri tradotti in italiano: "La bipolarità come dono – Trasformare in una benedizione l'instabilità emozionale" tradotto e distribuito da Cediflor. Questo libro è un modo di pensare alla bipolarità attraverso la floriterapia ed i fiori. Non ci sono nomi di fiori ma un modo di pensare floreale.

Ma cosa è la bipolarità e quali sono le cure possibili? Il pensiero tradizionale si basa su tre concetti o prospettive. Prima di tutto è un disturbo organico, secondo non c'è cura, terzo l'unica soluzione è quella di stabilizzare il paziente. Invece, secondo Grecco bisogna abbattere questa cornice di convinzioni perché si basano solo su credenze. E per poter criticare questi concetti bisogna spiegare che cosa è la bipolarità. Nel mondo classico si parla di bipolarità quando il paziente ha disturbi che lo fanno alternare negli stati emozionali (maniaci-depressivi) . Il concetto di bipolarità invece è molto più ampio del disturbo bipolare, si tratta del cosiddetto "spettro bipolare" dove c'è da includere depressione iperattività ipercinesi, attacchi di panico, sindrome premestruale dolorosa, psoriasi, ipertensione,… La bipolarità quindi non è un'unica cosa, ma un complesso di elementi insieme. Si presenta in molti modi, ma ha una struttura comune. E se guardiamo la bipolarità dal punto di vista dello spettro bipolare possiamo renderci conto che i bipolari sono moltissimi, si parla del 42% della popolazione mondiale.

Il problema non è avere il disturbo bipolare, ma avere la difficoltà nel fronteggiare la diagnosi, perché noi non siamo abituati ad affrontarla sotto questo punto di vista pensando appunto che sia qualche cosa solo relativa ad una psicosi maniaco-depressiva. Ma il 98% dei pazienti bipolari non sono psicotici. Per esempio le relazioni tormentate fanno parte del disturbo bipolare e tutti noi abbiamo avuto relazioni difficili e tormentate. Quindi bisogna pensare che la bipolarità è uno spettro molto ampio ed è frutto di una attitudine umana, un funzionamento che ha iniziato ad operare male. Ci sono persone bipolari che hanno un rapporto positivo, ma altre persone patiscono la loro condizione di bipolarità o fanno soffrire altri.

Così bisogna pensare che la bipolarità sia un cattivo funzionamento di una naturale funzione umana. Questo cattivo funzionamento non è il frutto di una cattiva funzionalità organica ed anche se si hanno neurotrasmettitori alterati, non sono questi la causa del disturbo. Se la bipolarità fosse di origine organica con i farmaci si potrebbe stabilizzare e guarire. Ci sono delle persone che hanno le stesse alterazioni di trasmettitori e non sono bipolari. Invece bisogna partire dall'idea che il disturbo bipolare non è né organico né genetico, ma il paziente preferisce pensarlo perché lo libera dalla responsabilità e non lavora con la sua malattia e non la guarisce mai. Grecco insiste particolarmente su questo punto: la bipolarità non è un disturbo di origine organica.

Quello che accade è che dal concepimento a 2-3 anni di vita accadono cose che possono essere traumatiche per la nostra vita e queste tracce di mancanza di amore producono due fenomeni che hanno ripercussione organica. I traumi infantili impediscono delle connessioni assonali e creano una intossicazione dei neurotrasmettitori. I neurotrasmettitori sono sistemi percettivi della realtà, dei codici per leggere l'universo. La serotonina nel bipolare è alterata e quando funziona scorrettamente ci fa pensare che tutto ciò che non è amore sia pericolo. "Chiunque non mi ama è un potenziale pericolo." "o stai con me o contro di me" è il tipico pensiero bipolare. La serotonina è alterata, eppure attraverso rimedi o farmaci si può ristabilire la serotonina, ma il paziente rimane bipolare. Quindi questa alterazione non è di origine organica.

Pensate per un paziente cosa significa sentirsi dire che per quella malattia che ha non c'è cura. E non si tratta di una questione oggettiva, ma soggettiva. Grecco parla del fatto che ha notato che esiste una relazione molto forte tra cancro e bipolarità. "Sono pazienti che vengono da me con prognosi di pochi mesi di vita e altri che dovevano essere morti da 4-5 anni. Il fattore personale è importantissimo nella cura e nella malattia. E se voi dite ad un paziente "non c'è cura" questo agisce a livello immunologico del paziente. Se non c'è cura, allora cosa si può fare? Viene detto che l'unica cosa da fare è stabilizzare… ma l'unica stabilità è la tomba perché la vita è trasformazione, cambiamento.

Psichiatri danno ai pazienti farmaci per avere stabilità, in realtà bloccano la sessualità la creatività, la sensibilità che è molto peggio per il paziente. Il problema di un bipolare non è smettere di oscillare, ma oscillare in maniera proporzionata. La stabilità non è un buon trattamento per il paziente bipolare. Ci sono molte terapie per alcolisti che propongono l'astensione completa all'alcool. La soluzione dell'alcolismo non passa attraverso l'astensione ma nella possibilità di imparare a fermarsi, a controllarsi. Lo stesso vale per le droghe. Non è privando che si riesce ad ottenere la cura del paziente, ma sviluppando il talento che soffocato si è trasformato in un sintomo. La bipolarità è frutto di un talento non sviluppato."

Grecco parla dei tipi di pensiero degli esseri umani: uno dominante che è analitico, verbale, logico, l'altro che è intuitivo analogico. La persona analitica e logica è perfettamente adattata ai sistemi di insegnamento dei nostri paesi (le tabelline imparate a memoria, ma la logica che anima le tabelline non si insegna , la scuola fomenta la copia e non l'analisi e l'intuizione). Invece le persone che hanno un pensiero intuitivo e sono attente a tutto ciò che accade intorno, non sono accettate, perché la scuola ci insegna ad avere concentrazione, a stare fermi su un punto, a non guardare il contesto. I bambini con talento intuitivo e che pensano per immagini (in un pensiero ci sono 33 immagini al minuto) sono normalmente ragazzi che si annoiano a scuola ed ai quali viene richiesto una forma di pensiero estranea a loro. Con il tempo che hanno a disposizione, con questo pensiero intuitivo e trascorsi traumatici, quello che è represso viene trasformato in sintomi come la dislessia, il deficit di attenzione, ecc. che sono antecedenti al disturbo bipolare. I bambini con deficit di attenzione sono quelli a cui si reprime il loro talento: si annoiano e quindi si distraggono perché risolvono prima e più velocemente la situazione.

Bisogna cambiare strategia educativa. La persone bipolari sono persone curiose che amano le cose diverse, non la quantità ma la diversità. Ma noi viviamo in un mondo che tende all'uniformità. Gli adulti bipolari sono stati bambini strani o distinti quando erano a scuola che non si adattavano alle regole. Una cosa è la distrazione patologica, un'altra cosa è quando il bambino non vuole stare nel luogo in cui sta. Anche noi utilizziamo l'astrazione quando ci annoiamo e ci estraniamo quando abbiamo un grande dolore emozionale. Può essere che il bambino ha vissuto una esperienza dolorosa e la soluzione è quella di non esserci. Quindi la bipolarità è il frutto di un talento che si è represso che ha a che vedere con la creatività. I bipolari sono persone che hanno difficoltà con la perdita, non terminano mai le relazioni, non le chiudono ma scompaiono, non riescono a sedersi davanti e parlarne, non riescono a affrontare il dolore della separazione. Hanno una serie di relazioni tormentate, ma non sono riusciti a chiuderne nessuna e sembreranno delle relazioni ancora in piedi dopo anni.

Altro aspetto sono le complicazioni che hanno con l'altro: sono le relazioni più complicate, più complesse, più dolorose. E in particolare il tipo di vincolo, per esempio come iniziano? Non c'è progressione, un caffè, una cena, ecc… il bipolare non ha vie di mezzo, transizioni. Come già detto, un altro tratto importante del bipolare è la noia: si annoiano spesso e facilmente della routine e delle cose. Bisogna essere ginnasti per intrattenere una persona bipolare per lungo tempo. Il bipolare si sente sempre incompreso perché l'incomprensione comincia da se stesso, lui non si capisce. Il bipolare è triste o allegro ma non sa perché; ti ama o non ti ama e non sa perché; è annoiato o meno ma non sa il perché. L'essenza della bipolarità è il non sapere di se stesso.

Quando si osserva come il bipolare vive la sua vita e come pensa, si vede che la crisi bipolare è simile come struttura, all'estasi, all'orgasmo, agli stati alterati di coscienza. In un certo modo il disturbo bipolare è una ricerca spirituale, un'estasi senza fede. Indipendentemente da tutti i tipi di trattamento bisogna dare un senso alla sua vita anche sotto un punto di vista spirituale ed il paziente incomincia a stabilizzarsi. Il bipolare è alla ricerca di spiritualità, ma la cerca per strade sbagliate, eppure non toglie nulla al valore delle sua ricerca. Una persona bipolare ha perso il senso della vita, sale e scende senza senso, ha depressioni, manie o sintomi organici. Deve recuperare o incontrare il senso della sua vita. Per esempio attraverso la floriterapia, l'omeopatia, l'alimentazione corretta.

Ci sono tre cose fondamentali per la cura: prima di tutto la creatività non solo intesa come arte ma sotto qualsiasi forma. Molti geni sono tali grazie alla loro bipolarità. Quindi alla base del lavoro ci deve essere lo stimolare la sua parte creativa, qualunque sia il suo aspetto creativo. È provato a livello clinico che la creatività riesce a livellare la dopamina che è in questa patologia è alterata. Secondo punto bisogna, stimolare il contatto perché le persone bipolari tendono ad isolarsi, mentre bisogna stabilire delle connessioni che li aiutino come andare a ballare la salsa, avere abbracci, baci, rapporti sessuali soddisfacenti, andare a cavallo. Si parla di contatto perché hanno difficoltà a stabilire il contatto con altri esseri umani, un ottimo consiglio è che si comprino un cane. Quindi è molto importante avere relazioni e contatti con le persone. Inoltre, tramite la meditazione si possono aumentare le droghe endogene che sono magnifici regolatori, tanto quanto gli esercizi respiratori.

Terzo punto il servizio. Si deve occupare di altro che non sia se stesso e comincia automaticamente a migliorare. Tutto questo implica un lavoro personale che la persona deve essere disposta ad affrontare. Deve voler dedicarsi a questo lavoro. Molti però preferiscono non ritenersi responsabili in prima persona della loro situazione, preferiscono sapere che la loro malattia è organica e che non c'è nulla da fare. La bipolarità non necessariamente è una infelicità. Se ci sono terapeuti bipolari sono dei buoni terapeuti perché sono molto empatici molto comprensivi rispetto a ciò che succede agli altri. Bach fu un grande bipolare, basta leggere la sua opera ed i suoi libri. E anche grandi terapeuti del secolo passato come Freud e Jung. Si può aspirare a curare la sofferenza di un altro se sappiamo di cosa si tratta e la scuola bipolare è un buon cammino per cercare di sviluppare questo livello di comprensione.

Vedi anche: "Bipolarità e floriterapia"


Per approfondimenti: http://www.redbipolar.com/ (in spagnolo)


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La floriterapia non è una terapia medica, non costituisce diagnosi e cura medica e non la sostituisce in alcun modo. Le essenze floreali non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma agiscono solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua.
Dr.ssa Antonella Napoli, Psicologa e floriterapeuta, P.I. 001355428886 Iscrizione OPL 16607
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